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Gli studi su Lanuvio hanno portato inaspettatamente alla "scoperta" di una colonia romana dell'età di Silla (riportata dalle fonti e le cui mura sono conservate nelle fondazioni del castello medievale) ed anche alla "scoperta" della Civita Novina del IX secolo, ovvero una fortificazione altomedievale, in genere molto rare nella zona dei Castelli Romani e di cui a Lanuvio se ne ignorava l'esistenza. Nel tardo Medioevo e primo Rinascimento il castello di Lanuvio è stato oggetto di una serie di restauri e di ristrutturazioni, che ne hanno conferito l'aspetto attuale. Lo studio delle torri di difesa ha consentito di datare al 1480 il grande Torrione cilindrico posto all'ingresso del centro storico (e di attribuirne la costruzione al cardinale G. d'Estouteville) ed anche di datare le torri rotonde al 1501-1503 e di attribuirle a un intervento diretto di papa Alessandro VI Borgia, con l'ausilio di architetti fiorentini.